Lavonase Lab Kit

Lavonase Lab Kit è un dispositivo medico diagnostico in vitrio per la raccolta del secreto nasale.

Il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe con Soluzione Fisiologica Sterile permette di raccogliere il secreto nasale da entrambe le cavità nasali e dal rinofaringe in modo ripetibile e innocuo per i pazienti con i seguenti vantaggi:

➢ il dispositivo Lavonase Lab Kit permette di raccogliere dei campioni di secreto nasale da entrambe le cavità nasali e dal rinofaringe contemporaneamente in modo ripetibile e riproducibile;
➢ non è traumatico, per cui lo si può ripetere più volte in base alla necessità;
➢ come evidenziato nell’articolo di Chang-Hoon KIM et al. del 2005 la soluzione fisiologica ha un effetto positivo sulla mucosa nasale, contrariamente al tampone che la può danneggiare;
➢ è più affidabile in quanto elimina le criticità e le variabili soggettive caratteristiche dell’utilizzo del tampone attuale;
➢ il funzionamento è semplice: la soluzione fisiologica sterile viene introdotta in una cavità nasale, attraverso l’ugello inserito nel vestibolo nasale e collegato ad una siringa contenente la soluzione di lavaggio; premendo manualmente lo stantuffo della siringa la soluzione fisiologica entra nella cavità nasale e, attraverso il rinofaringe, esce all’esterno dall’al- tra cavità nasale, mista a secreto nasofaringeo, e percola nella vaschetta sottostante chiamata “Collettore” dal quale viene raccolta in una provetta precedentemente etichettata; si rimuove la provetta dal Collettore, si applica alla provetta un gocciolatore col quale si versa una o più gocce nel lettore per il test rapido antigenico.
➢ nel caso in cui sia richiesto anche il test molecolare, si toglie il gocciolatore dalla provetta, si applica il tappo alla provetta e la si porta in laboratorio per effettuare il test molecolare.
➢ in questo modo il paziente può raccogliere il secreto rinofaringeo in piena autonomia, anche in assenza dell’Ope- ratore Sanitario, senza inficiare l’affidabilità del risultato.

In conclusione l’utilizzo di Lavonase Lab Kit permette:

➢ qualora sia presente l’Operatore Sanitario, di minimizzare il rischio di contaminazione per lo stesso;
➢ qualora sia richiesta la presenza di un Operatore Sanitario permette di assistere più pazienti allo stesso tempo;
➢ di aumentare in modo significativo l’affidabilità dei prelievi «fai da te»;
➢ di non danneggiare la mucosa nasale;
➢ di contenere i costi dei test Covid 19 evitando la formazione di medici e infermieri sul corretto prelievo dei campioni di secreto rinofaringeo attraverso l’uso del Tampone;
➢ di evitare, il più possibile, i falsi negativi;
➢ i campioni di secreto rinofaringeo possono essere utilizzati per evidenziare la presenza di altri patogeni.

L’utilizzo del tampone presenta delle criticità relativamente al metodo, ai rischi ed agli effetti collaterali di seguito elencati:

➢ l’Operatore Sanitario deve attuare tutte le procedure di anticontaminazione per sè stesso e per il paziente;
➢ l’Operatore Sanitario deve avere una profonda conoscenza delle cavità nasali e della parete posteriore del rinofaringe, in particolare il tampone deve passare attraverso: il vestibolo e la valvola nasale, la cavità nasale delimitata lateralmente dai turbinati e medialmente dal setto nasale, le cui irregolarità, deviazione o cresta bassa del setto, possono costituire un ostacolo al passaggio del tampone per raggiungere la parete posteriore del rinofaringe;
➢ la membrana mucosa, che ricopre e protegge la parete interna della cavità nasale, è costituita da un epitelio respiratorio in cui la maggior parte delle cellule sono ciliate le ciglia; sono immerse in un fluido acquoso “sol” mentre sulla superficie è presente uno strato molto sottile di muco viscoso “gel”, insieme formano il “sistema mucociliare”.
➢ il “sistema mucociliare” che costituisce la “mascherina naturale” è una barriera estremamente fragile e vulnerabile che può essere facilmente danneggiata dallo sfregamento al passaggio del tampone all’interno della cavità nasale per raggiungere l’area di prelievo del campione di secreto e per la cui riparazione sono necessarie diverse settimane mentre nel frattempo è facilitato l’ingresso di agenti patogeni quali virus, batteri (Streptococco, Stafilococco. Pseudomonas Aeruginosa ecc.), funghi e sostanze inquinanti.

Per cui l’utilizzo del tampone rinofaringeo comporta i seguenti rischi di effetti collaterali:
➢ i tamponi ripetuti frequentemente, una pratica comune, possono provocare danni permanenti alla mucosa nasale, in particolare del sistema muco-ciliare con formazione di tessuto fibroso che sostituisce il tessuto respiratorio, a cui è frequentemente associata ad una sensazione di un dolore più o meno intenso;
➢ anomalie del setto nasale, in particolare una cresta bassa del setto, possono ostruire, anche solo parzialmente, il passaggio del tampone attraverso la cavità nasale impedendogli di raggiungere la parete posteriore del rinofaringe o causare la rottura di un vaso sanguigno con conseguente emorragia;
➢ una volta che il prelievo è stato effettuato, il tampone deve essere messo in una provetta con pareti flessibili all’interno della quale vi è un reagente; le pareti della provetta vengono premute sul tampone in modo che il virus eventualmente presente fuoriesca dal tampone, quindi la quantità di virus che uscirà dipende dal tipo di tampone e dall’Operatore Sanitario;
➢ “falsi negativi” quando l’operatore sanitario non è in grado di raggiungere la parete posteriore del rinofaringe o quando il tampone viene eseguito da un operatore sanitario inesperto o quando l’operatore sanitario lascia al paziente la responsabilità di effettuare il tampone su sé stesso. In conclusione, l’uso del tampone presenta molte criticità e variabili soggettive che riducono la sua affidabilità e lo rendono potenzialmente dannoso.